
A partire dal 2026, verrà introdotto un sostegno per i cavi di collegamento alla rete, che spesso rappresentano un ostacolo per gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni situati in aree rurali, a causa della debolezza delle linee esistenti. Finora, i costi per rafforzare queste linee erano interamente a carico dei gestori degli impianti, risultando spesso proibitivi. Le nuove disposizioni prevedono contributi per il miglioramento delle linee di connessione per impianti con una potenza superiore a 50 kW. In sintesi, i grandi impianti con bassi costi di produzione e basso autoconsumo, come quelli su tetti agricoli o infrastrutture, ne trarranno vantaggio. Rimane da definire l'entità del contributo, che secondo la bozza di consultazione è di 50 franchi per kW di nuova potenza installata.